Prima o poi capita nella vita di tutte le aziende, persino come privato, di ordinare un articolo per poi riceverlo non conforme agli standard di qualità che ci aspettiamo. Questo può essere un problema dato da un mancato controllo di qualità oppure da uno effettuato male.
Come funziona il controllo di qualità? Lo scopriamo in questo articolo.
Controllo di qualità: qualche dettaglio
Per controllo di qualità si intende tutto quel processo che consiste in test, che spesso sono a campione, su quanto prodotto nelle nostre fabbriche per accertarsi che vengano rispettati dei livelli minimi di qualità. Detto in altro modo, questo insieme di azioni si accerta che ogni parte del processo produttivo sia andata per il verso giusto.
I test devono essere condotti quando abbiamo un’idea precisa su quali siano le debolezze del prodotto e come si possano mettere alla prova in modo coerente ed efficace. Come detto prima, il controllo di qualità di solito viene effettuato a campione ma non in tutte le industrie. Il farmaceutico o l’aereospaziale non possono permettersi nemmeno un pezzo non funzionante, qui i test sono ancora più rigorosi.
Controllo di qualità: qualche dettaglio
Per controllo di qualità si intende tutto quel processo che consiste in test, che spesso sono a campione, su quanto prodotto nelle nostre fabbriche per accertarsi che vengano rispettati dei livelli minimi di qualità. Detto in altro modo, questo insieme di azioni si accerta che ogni parte del processo produttivo sia andata per il verso giusto.
I test devono essere condotti quando abbiamo un’idea precisa su quali siano le debolezze del prodotto e come si possano mettere alla prova in modo coerente ed efficace. Come detto prima, il controllo di qualità di solito viene effettuato a campione ma non in tutte le industrie. Il farmaceutico o l’aereospaziale non possono permettersi nemmeno un pezzo non funzionante, qui i test sono ancora più rigorosi.
Come nasce il controllo di qualità?
Già nei tempi antichi, quando le industrie non esistevano e la produzione era per lo più artigianale, il controllo di qualità era applicato, seppur con metodi diversi. Infatti il processo produttivo non era così standardizzato e su larga scala, bastava che l’artigiano o un apprendista controllasse il prodotto appena completato per accertarsi che fosse tutto in regola.
Con la nascita delle industrie odierne le produzioni cambiano volto, da espressione dell’esperienza di un singolo artigiano a risultato finale di processi parcellizzati e codificati. A questo punto controllare il prodotto finito non può più bastare e per questo si inizia a pensare a modi per evitare di avere troppi scarti di produzione che incidono gravemente sul fatturato. In particolare la svolta arriva in USA e Giappone a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento, quando la visione di come ottenere un prodotto di qualità cambia radicalmente.
L’obiettivo finale non è quello di migliorare il prodotto finale lavorando sul prodotto in sé, ma di cercare modi per ottimizzare ogni singola fase del processo produttivo: se riesci a migliorare il processo otterrai un risultato finale migliore. Nel 1987 nasce l’insieme di norme ISO 9001 che hanno come scopo quello di migliorare la soddisfazione dell’utente finale.
Si controlla solo il prodotto finito?
Il controllo del prodotto finito è essenziale perché permette di evitare resi e insoddisfazione del cliente ma, come detto, non può essere visto come unica fase di controllo.
I controlli qualità possono essere effettuati anche in altri due fasi della lavorazione:
- quando arrivano le materie prime: qui è possibile verificare che tutto ciò che abbiamo ordinato sia in ottime condizioni e possa essere impiegato nelle varie fasi di lavorazione;
- sui semi-lavorati: anche nelle prime fasi di lavorazione è possibile effettuare una serie di test per verificare che tutto sia andato bene fino a quel momento, in modo da scartare i pezzi non conformi.
Controlli qualità e garanzia di qualità: sono la stessa cosa?
La garanzia di qualità può essere definito come il sistema di gestione che, prima, decide quali processi e quali standard qualitativi vadano adottati per riuscire ad offrire la migliore qualità a tutti i clienti che acquistano i nostri prodotti. Ciò coinvolge ogni singola fase della produzione e della vita del prodotto perché si parla non solo della produzione ma anche dell’ideazione, in questo modo si possono cercare già soluzioni per arrivare al miglior risultato possibile. Nelle realtà più numerose spesso esiste un reparto dedicato.
Per controllo di qualità si intende tutto l’insieme di procedure operative in fase di produzione ed a produzione ultimata che permette testare che il prodotto finito sia soddisfacente. Queste due sono parti importanti del processo, infatti nella prima si creano a monte le condizioni di lavoro necessarie a produrre bene. Nella seconda invece si verifica che la prima fase abbia davvero creato le condizioni per portare un prodotto di qualità.