Al G7 di Tokyo si è parlato di una questione che da tempo preme i paesi di tutto il mondo: la transizione verso un modello energetico più sostenibile. In Europa il dibattito sui biocarburanti pareva chiuso ma forse esiste ancora qualche spiraglio.
Biocarburanti: un’opzione da non sottovalutare
L’Italia, che produce biocarburanti, ha espresso la necessità di includere tale fonte nel novero dei combustibili neutri. Questo spingerebbe il settore dell’automotive verso soluzioni più verdi e sostenibili e sarebbe una scelta strategica per il Paese. La questione sembra ora riacquistare vigore, grazie ad un costante dialogo tra l’Europa e il Ministro dell’Ambiente.
I risultati attuali della transizione
Sebbene, a causa di alcune vicende recenti, si siano momentaneamente aumentati i consumi di energia fossile, le previsioni sono incoraggianti per il lungo termine. Si stima, infatti, un aumento della capacità produttiva di energia pulita pari al 75% rispetto all’attuale. La Cina sarà il Paese che contribuirà in modo maggiore a tale espansione, installando circa il 50% della capacità prevista dall’Agenzia Internazionale Energetica. Questa transizione non sarà solo benefica dal punto di vista ambientale, ma sarà anche un modo per rendere i Paesi meno dipendenti energeticamente da altri Stati.
Batterie e materiali: una questione ancora da risolvere
La sfida delle energie rinnovabili non è solo quella di non utilizzare combustibili fossili, ma anche di cercare di non dipendere da altri Paesi per la produzione di materiali essenziali per la loro produzione. Al momento, infatti, molte risorse necessarie alla fabbricazione di pannelli solari e turbine sono provenienti dalla Cina, creando una dipendenza da un altro tipo di fonte energetica. Per questo motivo, l’Europa sta investendo nella creazione di batterie prodotte all’interno dell’Unione, in modo da evitare simili situazioni di dipendenza.
Il gas battuto dalle rinnovabili
Nonostante l’utilizzo di fonti rinnovabili sia ancora in fase di sviluppo, nell’Unione Europea, nel 2022, la quota di produzione di energia rinnovabile ha superato quella del gas, raggiungendo il 22%. Si tratta di un segnale incoraggiante, ma non dobbiamo fermarci a tale risultato: la sfida è quella di continuare a lavorare verso una maggiore sostenibilità nel lungo termine.