ChatGPT ha stupito tutti con il suo arrivo, scoperchiando un vaso di Pandora che difficilmente potrà essere chiuso di nuovo. L’Intelligenza artificiale è da sempre un tema molto dibattuto e ChatGPT ha dato l’inizio a quella che è la corsa alla nuova frontiera tecnologica. Google ha annunciato Bard e Microsoft integra ChatGPT in Bing.
Google Bard: non così bene
Non sappiamo cosa sia accaduto negli uffici di Google ma, di certo, ci sono stati momenti di tensione, visto che sono stati addirittura richiamati i fondatori dell’azienda per discutere delle contromosse. Indubbiamente il segnale che qualcosa doveva cambiare subito perché erano anni che il colosso di Mountain View non si trovava a “rincorrere”.
Google stava lavorando da molto tempo su un progetto di Intelligenza Artificiale che non aveva mai mostrato, questo fa pensare che fosse tutt’altro che pronta. La presentazione di Google Bard non è andata come sperato, infatti ha causato una consistente perdita di valore per le azioni.
La polemica è nata intorno all’errata risposta di Bard riguardante il telescopio James Webb. La risposta ha creato dubbi sull’accuratezza dell’IA e così le azioni sono scese di circa l’8% del valore.
Google non investe solo in Bard
Google non sta giocando solo sul proprio tavolo ma anche su quello di Claude. Si tratta di un’altra Intelligenza Artificiale che potrebbe avere interessanti sviluppi. Microsoft invece ha investito diversi miliardi in ChatGPT, non avendo un progetto in casa ha preferito puntare su qualcosa di molto avanzato.
L’accuratezza?
L’intelligenza artificiale rappresenta di certo uno strumento interessante in grado di aprire a nuovi utilizzi per il futuro. Il problema dell’accuratezza non è solo di Google Bard comunque.
Quando consultiamo in modo tradizionale un qualsiasi motore di ricerca la prima cosa con cui entriamo in contatto sono i vari risultati e non una semplice rielaborazione degli stessi.
Quindi è ovvio che le perplessità in merito all’involontaria diffusione di fake news ci sono, la tematica è ancora tutta da esplorare. Un pubblico vasto investito da informazioni poco accurate non è di certo quello a cui aspirare.
La corsa è appena iniziata e ne vedremo delle belle senza alcun dubbio.