IoT: cos’è?
Internet è l’invenzione che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, ormai fa parte della nostra esistenza da trent’anni, negli ultimi è diventato uno strumento sempre più importante in grado di cambiare il nostro approccio al lavoro e all’intrattenimento. Si parla di IoT da vent’anni ma solo nell’ultima decade abbiamo assistito ad uno sviluppo vertiginoso delle tecnologie che oggi permettono di usare dispositivi sempre più evoluti. Gli smartphone sono gli oggetti intelligenti per eccellenza, almeno al momento, ma non esistono solo quelli. Prova a pensare alle auto di dieci anni fa e le auto di oggi. L’unica cosa che ti “connetteva” col mondo era il GPS, oggi, invece abbiamo macchine con Android installato all’interno e in grado di assolvere a diversi compiti, per non parlare di quelle a guida autonoma. Inoltre la vera potenza dei dispositivi intelligenti è la capacità di connessione tra loro. Proprio quest’ultimo aspetto lo stiamo apprezzando in casa. La domotica, ad esempio, ha mostrato come si possano automatizzare processi come alzare le tapparelle, regolare il termostato, riscaldare casa poco prima del ritorno dal lavoro. L'IoT è intorno a noi.
Gli incentivi per la Transizione 4.0, prima noti con il nome di piano Industria 4.0, spingono le aziende nella direzione del rinnovamento del parco macchine e non solo. Questo perché un vecchio macchinario non è sempre adeguabile agli standard richiesti dall’Industria 4.0. Grazie agli incentivi che consentono ammortizzare il costo del processo è possibile guardare ad un futuro più smart, in grado di migliorare la produttività aziendale e la gestione delle commesse per i propri clienti.
Il vantaggio dell'IoT è quello di:
- automatizzare alcuni processi rendendoli più veloci e meno impattanti sui costi di produzione;
- connettere il proprio impianto produttivo ai propri software gestionali per un afflusso di dati costante;
- beneficiare delle funzionalità di autodiagnostica per prevedere ed intervenire rapidamente sui guasti delle macchine stesse;
- snellire i tempi di produzione;
- gestire meglio il magazzino, automatizzando l’acquisto di pezzi necessari a mandare avanti la produzione.
Tutto questo ha un costo: la semplicità
I macchinari di nuova generazione spesso vengono pensati come più difficili da usare rispetto a quelli tradizionali, ponendo un freno ad un processo di rinnovamento che porterebbe grandi benefici. In realtà le macchine di questo tipo vanno proprio nella direzione opposta perché semplicità significa meno perdite di tempo e più rapidità laddove conta: in produzione. Inoltre anche il processo di riparazione in caso di guasto può essere più rapido perché si può accedere alla diagnostica senza essere sul posto. Nel mondo sono già state installate più di un miliardo di macchine smart. Perciò è meglio non indugiare troppo. Il futuro non aspetta.