Gli ultimi vent’anni
All’inizio del nuovo millennio, le interfacce grafiche utente (GUI) erano il punto di riferimento nel panorama tecnologico. Caratterizzate da elementi come finestre, icone e menu, permettevano la navigazione principalmente tramite dispositivi come mouse e touchpad.
Con la diffusione di smartphone e tablet, si è assistito a un cambiamento significativo verso le interfacce touchscreen, offrendo modalità di interazione più dirette e intuitive. Lo scorrimento di una pagina è diventato un semplice gesto del pollice, mentre il “clic” è stato rimpiazzato dal “tap”. Anche i computer dotati di schermi touch consentono oggi un approccio simile.
Parallelamente, l’avvento di assistenti vocali come Siri e Alexa ha reso popolari le interfacce vocali (VUI), consentendo agli utenti di controllare i dispositivi con semplici comandi vocali.
Le interfacce oggi
Il panorama attuale delle interfacce è estremamente diversificato. Sebbene i sistemi operativi tradizionali rimangano ancorati al concetto di file, cartelle e navigazione tramite mouse e tastiera, il tempo trascorso online ci espone a interfacce più innovative:
- Interfacce conversazionali: con strumenti come ChatGPT, l’uso di interazioni basate sul linguaggio naturale, sia scritto che vocale, sta crescendo. Questi sistemi simulano una conversazione umana, rendendo l’interazione più semplice e immediata.
- Interfacce basate su gesti: sfruttano movimenti del corpo o delle mani per interagire con il software, come accade in molte applicazioni di realtà virtuale e realtà aumentata. Un esempio recente è il Vision Pro di Apple, che consente di eseguire comandi tramite gesti specifici.
- Interfacce naturali (NUI): progettate per rendere l’interazione più spontanea e intuitiva possibile, utilizzano input come movimenti, gesti e comandi vocali, eliminando spesso la necessità di mouse o tastiere. Gli smartphone moderni, ad esempio, permettono di eseguire azioni rapide attraverso gesti semplici.
Differenze principali
Le interfacce contemporanee si distinguono per la capacità di offrire interazioni più immediate rispetto alle tradizionali GUI. Le interfacce conversazionali eliminano la necessità di imparare comandi complessi, favorendo una comunicazione più fluida grazie al linguaggio naturale. D’altra parte, le interfacce basate su gesti e le NUI eliminano la dipendenza da strumenti fisici, offrendo un’esperienza di utilizzo immersiva e intuitiva.
Uno sguardo al futuro
Il futuro delle interfacce si preannuncia ricco di sviluppi innovativi.
- Personalizzazione grazie all’AI: l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il design delle UI, adattando dinamicamente layout e contenuti alle preferenze e ai comportamenti degli utenti. Ad esempio, le interfacce potrebbero evolversi in tempo reale per offrire esperienze sempre più intuitive e personalizzate. Il design generativo, supportato dall’AI, sta già aiutando designer a ottimizzare flussi di lavoro attraverso creazione automatica di layout e contenuti.
L’interazione futura: occhiali e segnali neurali?
Tra le innovazioni più promettenti ci sono le interfacce basate su gesti avanzati e segnali neurali. Ad esempio, Meta sta sviluppando gli occhiali AR “Orion”, controllati tramite una interfaccia neurale da polso. Questi dispositivi potrebbero permettere agli utenti di interagire con il mondo digitale attraverso movimenti o addirittura pensieri, aprendo nuove possibilità per un’interazione uomo-macchina più fluida e naturale.